“Le autorizzazioni di abbattimento dei lupi sono illegittime”. È quanto sostiene l’associazione CHWOLF, che ha quindi presentato un ricorso all’autorità di vigilanza contro Ticino, Grigioni, San Gallo, Vallese e Vaud.
In una nota diffusa stamane, l’associazione per la tutela del lupo sottolinea che anche se la grande caccia è iniziata lo scorso primo dicembre, fino ad oggi l’ufficio federale dell’ambiente (UFAM) non ha pubblicato il decreto di approvazione delle richieste inoltrate dai cinque cantoni e non ha neppure revocato l’effetto sospensivo di eventuali ricorsi contro tale decreto. “Le licenze di tiro rilasciate dai cantoni in questione sono quindi illegittime e i lupi già uccisi sono stati abbattuti illegalmente”.
Secondo CHWOLF, con la sua attuale politica di abbattimento, la Confederazione viola la volontà popolare e anche la Convenzione di Berna. Quest’ultima, ratificata da 46 paesi europei e non, stabilisce che il lupo è una specie strettamente protetta. A inizio mese l’associazione ha presentato un ricorso presso la Convenzione di Berna contro gli abbattimenti autorizzati dalle autorità federali.
Lupo, rimborsi a rischio per chi non protegge
Il Quotidiano 19.12.2023, 19:00