È terminato mercoledì sera il primo incontro ufficiale tra le delegazioni svizzere e francesi. Il presidente francese Emmanuel Macron e il suo omologo elvetico Alain Berset hanno sottolineato più volte i vari punti che accomunano Svizzera e Francia, come la storia, la cultura e la lingua. Il dossier europeo è stato uno dei temi affrontati nelle discussioni, insieme al multilateralismo per affrontare le crisi in atto. La principale sfida per la Francia, locomotiva dell’Unione europea, è la stabilizzazione delle relazioni tra Berna e Bruxelles con un mandato negoziale da parte della Svizzera in via di elaborazione.
Se l’amicizia tra i due Paesi è stata messa a dura prova negli ultimi tempi da alcune mosse svizzere poco gradite alla Francia - prima fra tutte l’interruzione dei negoziati sull’accordo quadro e il mancato acquisto dei caccia Rafale - oggi poco rimane però di quel malcontento e la visione è comune.
La visita di Macron in Svizzera
SEIDISERA 15.11.2023, 18:11
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“Svolta nelle relazioni tra Svizzera e UE”
“Viviamo un momento di svolta per la relazione tra la Svizzera e l’Unione europea”, ha detto Macron. “Sono venuto a portare un messaggio di fiducia e d’azione, tento di portare risposte, di far giungere a conclusione queste trattative aperte con Bruxelles quindici anni fa”. Il presidente ha poi riferito che i colloqui tecnici degli ultimi mesi sono avanzati molto e anche se la Francia non negozia direttamente, sostiene la Commissione europea nel suo obiettivo di avanzare. È trapelata inoltre dalle parole di Macron la soddisfazione francese per la risposta svizzera all’attuale situazione geopolitica, un elemento che ha probabilmente contribuito a questo nuovo clima di distensione.
“Forse non lo sapete ancora, ma siete già europei”, ha dichiarato Emmanuel Macron alla stampa svizzera. Le cifre relative agli scambi commerciali e di persone parlano da sole .Secondo il presidente francese, il concetto europeo offre pace e sicurezza. “Ma c’è una particolare singolarità svizzera, che tutti amiamo: rispettiamo il fatto che la Svizzera non aderisca all’UE”.
“La Svizzera è profondamente europea, non solo per la sua posizione geografica, ma anche per i suoi valori e la sua cultura”, ha dichiarato Berset. “Coltivare una relazione stabile con l’Unione europea è essenziale per la Svizzera. Abbiamo potuto fare il punto sulla situazione attuale”, ha aggiunto, ricordando la decisione del Consiglio federale della scorsa settimana di adottare un mandato negoziale entro la fine dell’anno. Si tratta di un passo importante nella nostra strategia di consolidamento e sviluppo della via bilaterale con l’UE”.
Un “multilateralismo efficace”
Il presidente della Confederazione ha accolto con favore la creazione della comunità politica europea sotto l’impulso della Francia. Ha espresso la disponibilità della Svizzera a ospitare un futuro vertice di questa comunità “perché anche noi vogliamo dare il nostro contributo a questo sforzo di costruzione comune”.
Il convinto sostegno della Svizzera alla neonata Comunità politica europea è stato apprezzato dal presidente francese. L’obiettivo dichiarato è “difendere un multilateralismo che sia efficace”, ha detto Macron. Nel frattempo, a livello bilaterale viene rafforzata la collaborazione a livello di ricerca in materia ambientale, di sanità e di mobilità studentesca.
Impegno condiviso per far fronte alle crisi
La guerra in Ucraina, il conflitto in Medio Oriente e altre crisi: “È importante che Svizzera e Francia continuino a lavorare insieme per la pace, ha dichiarato Macron. Ma anche i cambiamenti climatici rappresentano una sfida per entrambi i Paesi. Il presidente francese afferma che la Svizzera ha dichiarato di voler organizzare una conferenza sul cambiamento climatico.
Riguardo al conflitto in Ucraina, Macron ha espresso apprezzamenti verso l’atteggiamento della Confederazione: “Il vostro Paese ha dimostrato un chiaro impegno condannando l’aggressione russa contro l’Ucraina e riprendendo le sanzioni dell’Unione europea”. “Dobbiamo continuare a lavorare insieme, andare oltre, ciascuno secondo le sue possibilità. La Svizzera ha mostrato con l’aiuto allo sminamento umanitario e l’iniziativa della Conferenza di Lugano sulla ricostruzione che la neutralità può andare di pari passo con la solidarietà nello sforzo collettivo di aiutare l’Ucraina”, ha aggiunto. Inoltre, il presidente ha detto che il sostegno all’Ucraina non deve vacillare: “La Russia non può vincere questa guerra”. “Sono fiducioso che riusciremo a combinare la neutralità della Svizzera con la possibilità di riesportare armi”, ha aggiunto Macron.
Entrambi i presidenti condannano il recente aumento dell’antisemitismo, scatenato dallo scoppio della guerra a Gaza. “Dobbiamo proteggere i cittadini, tutti i cittadini”, ha detto Macron. “Bisogna educare i giovani e diffondere informazioni veritiere”.
Macron auspica un maggior coinvolgimento della Svizzera con la NATO
Nel corso della conferenza, una giornalista ha chiesto cosa pensasse Macron dei rapporti della Svizzera con la Nato. Il presidente ha risposto che sarebbe favorevole a una maggiore collaborazione tra la Svizzera e la Nato. Se da un lato dice di accettare la neutralità della Svizzera, ritiene che sia importante sostenere l’Ucraina. Secondo lui il sostegno elvetico dovrebbe passare anche attraverso il rifornimento di materiale bellico.