Media elvetici, qualità in calo

La qualità degli organi di stampa, giornali, televisioni e radio, continua a diminuire nella Confederazione. E’ una tendenza che emerge da un'analisi pubblicata dall'associazione “Qualità dei media svizzeri”. E la pressione al risparmio, che si fa sentire su parecchie redazioni, rischia di danneggiare ulteriormente il panorama mediatico elvetico. Lo affermano gli esperti delle università di Zurigo e di Friburgo che hanno elaborato la ricerca su mandato dell'associazione Qualità dei media svizzeri.

Andreas Durisch, dirigente di tale ente, ai microfoni di SRF ha dichiarato che “ciò che notiamo maggiormente è una diminuzione della varietà degli argomenti trattati e un calo dei contributi di approfondimento. Credo che la pressione al risparmio si faccia sentire maggiormente proprio in questo ambito, in particolare nei media regionali”. La ricerca ha analizzato una cinquantina di testate della Svizzera tedesca e della Romandia. Esclusi i media della Svizzera italiana, che sarà inclusa in un ulteriore studio sul tema. I risultati danno al primo posto l'informazione della SRG, mentre tra i giornali spiccano la NZZ e Le Temps.

Mark Elsenegger, professore all’Uni di Zurigo, ha spiegato che “il problema di base non è stato ancora risolto e al momento non c'è nessun modello che riesce ad avere la sufficiente forza economica. Contemporaneamente, il mondo della politica si oppone all'unica, vera soluzione: promozione e sovvenzioni dirette al mondo dei media”. Del resto, si afferma ancora nella ricerca, nessuna testata (quotidiani o media elettronici) è ancora riuscita a trovare il modo di ricavare entrate sufficienti dai propri siti internet e dall'informazione online.