Oltre a mezzi e apparecchi ausiliari, in futuro anche i farmaci acquistati personalmente all’estero potrebbero venir rimborsati dalle casse malattia a condizione che il paziente sia munito di ricetta medica e il medicamento sia meno caro rispetto a quello offerto in Svizzera.
È quanto si propone il Consiglio federale rispondendo a una mozione - che raccomanda alle Camere di accogliere - inoltrata da Marcel Dobler (PLR/SG). Nella sua mozione, Dobler chiede al Governo la possibilità di rimborso per quei farmaci che un privato, recandosi personalmente all’estero, acquista per uso proprio a condizione che siano meno cari e siano stati prescritti da un medico svizzero.
Stando il 14esimo confronto congiunto dei prezzi all’estero effettuato da Santésuisse e Interpharma, il livello dei prezzi dei farmaci protetti da brevetto è in media del 5,4% inferiore nei Paesi europei; i preparati originali con un brevetto scaduto costano il 10,8% in meno. Particolarmente alte sono le differenze tra generici e biosimilari: all’estero i primi costano circa la metà (45,5 %), mentre i secondi costano il 27,5% in meno che nella Confederazione.
Casse malati e lo studio del KOF
SEIDISERA 07.11.2023, 18:23