Il consigliere federale Alain Berset ha presentato oggi (venerdì) in conferenza stampa un nuovo pacchetto di misure volte a contenere i costi sanitari in Svizzera agendo sui medicamenti. In particolare il Consiglio federale ha adottato le revisioni dell’ordinanza sull’assicurazione malattie (OAMal), dell’ordinanza sulle prestazioni (OPre) e dell’ordinanza sui medicamenti (OM).
Promozione di generici e biosimilari
Il Consiglio federale rileva come in Svizzera i medicamenti generici costino circa il doppio e siano impiegati meno frequentemente rispetto all’estero. Per questo, prima di tutto è previsto un adattamento del prezzo di generici e biosimilari.
Dall’altro lato, per spingere maggiormente la prescrizione di questi medicamenti e quelli biosimilari, viene aumentata l’aliquota percentuale differenziata dei farmaci originali, così da sfavorirli. In pratica, finora se questi medicamenti erano più cari rispetto ad altri con lo stesso principio attivo, veniva applicata una partecipazione fino al 20% dei costi che superano la franchigia. Ora questa soglia verrà portata al 40%.
“Se per motivi d’ordine medico dimostrati non è possibile dispensare generici, l’assicurato può ancora acquistare un preparato originale più costoso senza che gli sia applicata un’aliquota percentuale maggiorata” specifica la nota. Le nuove regole valgono sia per i preparati generici sia per quelli biosimilari e, secondo le stime del Governo, dovrebbero portare a un risparmio di circa 250 milioni di franchi.
Nuove regole unitarie per valutare il beneficio terapeutico e per fissare il prezzo
Con le modifiche delle ordinanze OAMal e OPre, che entreranno in vigore il 1° gennaio 2024, verranno introdotte regole uniformi anche per il rimborso nel singolo caso, in particolare per la valutazione del beneficio terapeutico, la fissazione del prezzo e la sicurezza dell’approvvigionamento. Attualmente il rimborso dei farmaci nel singolo caso, che assicura un accesso più rapido possibile a medicamenti urgentemente necessari che non figurano nell’Elenco delle specialità (ES), avviene secondo i criteri del beneficio terapeutico e dell’economicità del medicamento che però, secondo un’analisi dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), rivela profonde differenze nelle valutazioni dei diversi assicuratori malattia.
Con le nuove regole, per ridurre queste disparità, le casse malati saranno invece tenute a utilizzare il medesimo strumento di valutazione del beneficio terapeutico (OLUTool) per assicurare la parità di trattamento dei pazienti. E se rifiuteranno di coprire i costi, dovranno comunque motivare la loro decisione nei confronti del medico curante e del paziente in base alla valutazione del beneficio terapeutico che hanno effettuato. “In questo modo aumenta la trasparenza delle decisioni” si legge in una nota del Governo.
Inoltre, per quanto riguarda i prezzi per i rimborsi in questo ambito, per la prima vengono fissati in modo vincolante gli sconti di prezzo in base alla categoria di beneficio terapeutico. Lo sconto è calcolato in base al prezzo praticato all’estero oppure al prezzo nell’Elenco delle specialità. L’obbiettivo è quello di determinare i prezzi in maniera uniforme e trasparente. I medicamenti generici e biosimilari sono esclusi da questo disciplinamento per “garantirne la sicurezza di approvvigionamento”.
Migliore accesso a farmaci vitali e per malattie rare
Il terzo pacchetto di misure riguarda l’ottimizzazione dei processi relativi all’ammissione dei medicamenti d’importanza vitale o medicamenti impiegati per il trattamento di malattie rare nell’ES. In particolare si vuole accelerare l’accesso a questi farmaci: le aziende farmaceutiche avranno quindi a possibilità di richiedere una presa di contatto preliminare con l’UFSP, consentendo loro di tener conto di una prima valutazione dell’UFSP ancora prima di inoltrare la domanda.
“È così possibile evitare lunghe discussioni e accelerare l’ammissione nell’ES, che può contemporaneamente all’omologazione da parte di Swissmedic” si legge nella nota, che parla di un ipotetico risparmio di tempo di tre mesi nel processo.
Notiziario delle 14:00 del 22.09.2023
Notiziario 22.09.2023, 14:16
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