Nei centri federali per richiedenti asilo le aggressioni, minacce e molestie sono diminuite lo scorso anno. In realtà in cifre assolute vi è stato un incremento del 10% rispetto al 2021, ma se confrontato con il numero di pernottamenti risulta quasi un dimezzamento.
Ad affermarlo è la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) su richiesta dell'agenzia Keystone-ATS, confermando un'informazione pubblicata oggi dai giornali Tamedia. Tra i cosiddetti eventi rilevanti per la sicurezza si contano vie di fatto, molestie, atteggiamenti aggressivi, insulti e minacce. Nel 2021 sono stati recensiti 1'591 casi a fronte di 766'497 pernottamenti, lo scorso anno 2'064, ma con quasi 1,7 milioni di notti.
Secondo la SEM questa evoluzione si spiega tra l'altro con un progetto di prevenzione, in cui sono impegnati ad esempio incaricati per la prevenzione di conflitti e guide spirituali musulmane. È stato inoltre creato un servizio di notifica.
Per quanto riguarda l'origine dei richiedenti emerge che nel 2022 le persone provenienti dai paesi del Maghreb hanno generato circa l'8% dei pernottamenti, ma erano coinvolte nel 65% degli eventi rilevanti per la sicurezza. A titolo di confronto gli ucraini - all'origine del 12% dei pernottamenti - erano implicati solo nello 0,4% dei casi.
L’azione degli antirazzisti a Chiasso: “La SEM si macchia di sangue”
E sempre oggi e sempre in riferimento alla Segreteria di Stato della migrazione, giunge notizia – tramite comunicato firmato "Antirazzisti" – di un’azione di ieri (martedì) contro il centro d’asilo della SEM a Chiasso. Il gruppo che rivendica il lancio di vernice rossa, a simboleggiare il “macchiarsi di sangue”, accusa la Segreteria di razzismo, isolamento, segregazione e deportazione forzate. Inoltre ne denuncia l’uso della violenza all’interno dei centri federali, “sempre affiancata dall’agenzia di sicurezza privata Securitas” si legge nella nota.
Le macchie rosse sul centro di Chiasso
Il comunicato parla poi di “politica migratoria discriminatoria” citando il caso di un rimpatrio volontario di una famiglia curdo iraniana verso l’Iran caldeggiato dalla SEM che avrebbe fornito garanzie di sicurezza, ma appena rientrati l’uomo della coppia è stato subito arrestato e ora la moglie vorrebbe tornare in Ticino con i figli.
Ci eravamo occupati di questo caso recentemente:
Curdi in Iran, un grido dal Ticino
SEIDISERA 16.01.2023, 19:36
SEIDISERA del 21.01.2023: accoglienza dei richiedenti l'asilo, la situazione in Ticino
RSI Info 21.01.2023, 19:38