Calano le aziende agricole svizzere totali (-1,3%), ma aumentano quelle che hanno abbracciato la coltura biologica (+3,8%, 15% del totale). Sono i Grigioni a primeggiare per quanto concerne il bio: nel cantone il 58% delle aziende ha scelto questa via. È quanto emerge dai dati pubblicati martedì dall'Ufficio federale di statistica. In totale le aziende del settore sono 49'363 e la superficie media è quasi raddoppiata nell'arco di 30 anni, raggiungendo i 21,15 ettari.
I terreni sono stati utilizzati soprattutto per prati e pascoli (604'600, 58% del totale). Per quel che riguarda le superfici coltivate, la vigna occupava 13'400 e i frutteti 700 ettari. La coltura di mais è progredita del 10%, raggiungendo i 17'700 ettari. Stabili le situazioni di patate e barbabietole da zucchero. La superficie biologica è raddoppiata nel giro di 20 anni, ed è arrivata a un totale di 177'300 ettari.
Anche l'anno scorso è poi continuata la diminuzione delle vacche da latte (546'500; -1,5%) e dei loro allevatori (-2,6%). Crescono invece le vacche nutrici (131'400; +2,4%) nel contesto della produzione di carne. In controtendenza il settore bio, con un incremento del 2,8% delle mucche da latte. In calo il settore della filiera suina (sia bio che non), mentre prosegue l'incremento dell'allevamento di pollame.