La battaglia all’acaro varroa, flagello delle api, ha dato i suoi frutti, ma quest’anno la produzione di miele in Svizzera sarà comunque sotto la media. Lo ha riferito Jean-Daniel Charrière responsabile del Centro di ricerche apicole (CRA) di Agroscope. Le cause sono soprattutto le cattive condizioni meteorologiche del periodo primaverile ed estivo.
Le basse temperature non ostacolano solo le api, nel volo e nella raccolta di polline, ma influiscono anche sulle piante, che producono meno nettare.
"In Ticino la situazione è un po’ più variegata per le sue diversità territoriali", ci ha spiegato Davide Conconi, presidente della società cantonale di apicoltura, "ma, in generale, non è un anno da ricordare".
"La prima produzione, quella della robinia, è andata malissimo con alcune eccezioni locali, mentre la seconda, quella di miele di tiglio e castagno, ha reso poco a bassa quota, ma verso gli 800 metri ha fatto qualcosa di più", precisa.
ats/ZZ