Il Governo ha deciso di intervenire nuovamente per fronteggiare la crescita eccessiva che si registra nel mercato ipotecario. Ha così accolto la proposta, formulata dalla Banca nazionale (BNS), di aumentare il cosiddetto "cuscinetto anticiclico" di capitale. Le banche, da fine giugno, dovranno quindi aumentare dall'1 al 2% i fondi propri per i mutui ipotecari.
Su istanza della BNS, il Consiglio federale può infatti obbligare gli istituti di credito a detenere all'occorrenza fondi supplementari.
L'Esecutivo ritiene che l'attuale regime di bassi interessi e la persistente crescita dei crediti e dei prezzi degli immobili abitativi abbiano ulteriormente intensificato gli squilibri sul mercato, con rischi considerevoli per la stabilità del settore bancario.
L'aumento dei fondi supplementari dovrebbe attenuare la crescita dei mutui ipotecari e dei prezzi delle abitazioni.
I banchieri criticano la decisione
L'Associazione svizzera dei banchieri (ASB), pur riconoscendo "deplora" la decisione del Governo, sostenendo che avrebbe voluto contribuire all'analisi della situazione del mercato immobiliare.
L'imposizione di maggiori fondi propri - secondo l'ASB - "non rappresenta un mezzo efficace per pilotare i prezzi in ambito immobiliare". L'Associazione ritiene che tale strumento agisca in misura troppo estesa e che siano quindi "considerevoli" le incertezze sul piano delle ripercussioni sull'economia.
Red.MM/ARi
Gallery audio - Mercato ipoteche, il Governo interviene
Contenuto audio
RG 12.30 - Il servizio di Roberto Chiesa
RSI Info 23.01.2014, 14:40