Il presidente dell’Unione svizzera dei contadini (USC) Markus Ritter è critico nei riguardi dell’accordo di libero scambio tra la l’AELS (di cui fa parte la Confederazione elvetica) e gli Stati membri del Mercosur. Ritter denuncia infatti le condizioni d’allevamento e agricole “indifendibili” in Brasile, dove i contadini locali utilizzano ormoni e prodotti fitosanitari che sono proibiti da tempo o che non sono mai stati introdotti in Svizzera.
Il numero 1 degli agricoltori rossocrociati richiama inoltre l’articolo 104 della Costituzione, il quale sancisce che lo Stato sigli accordi commerciali che contribuiscano allo sviluppo duraturo. Proprio su tali basi l’USC intende verificare che Berna non abbia fatto concessioni eccessive riguardanti la sicurezza alimentare e la protezione ambientale.
Se la Svizzera si fosse dimostrata troppo generosa, tutte le misure in materia discusse nelle ultime settimane “finirebbero a pezzi”, stigmatizza Markus Ritter. Quest’ultimo ritiene del resto che una politica agricola non è più credibile se direttive severe, discusse e applicate su scala nazionale diventano un optional nei trattati di libero scambio. La politica agricola elvetica deve rispettare una linea, ma il Consiglio federale la rende scarsamente degna di fede, precisa il presidente dei contadini, che prevede “discussioni animate” in Parlamento.