Il procuratore generale della Confederazione Michael Lauber, costretto a ricusarsi nelle indagini sulla FIFA dal Tribunale penale federale (TPF), chiede che uno dei tre giudici che hanno preso la decisione, il ticinese Giorgio Bomio-Giovanascini, sia escluso dai procedimenti che lo riguardano.
"Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha presentato una domanda di ricusazione alla Corte d'appello del TPF contro il presidente della Corte dei reclami penali (il 60enne ticinese eletto in quota socialista ndr) sotto forma di una istanza di revisione", ha indicato giovedì la stessa procura federale, a conferma di un articolo pubblicato dal Tages-Anzeiger e altri giornali Tamedia.
Secondo il quotidiano zurighese, Michael Lauber, la cui conferma per il periodo 2020-2023 è stata congelata a Berna, giustifica la sua richiesta con un'asserita prevenzione nei suoi confronti.
A sostegno della richiesta cita una e-mail inviatagli dal consigliere agli Stati socialista di Basilea Campagna Claude Janiak, presidente della delegazione delle commissioni della gestione delle Camere federali. Questi gli ha riferito che Giorgio Bomio-Giovanascini, durante una gita del gruppo parlamentare socialista nel canton Vaud il 12 giugno scorso, lo ha avvicinato, criticando in un breve colloquio lo stesso procuratore generale e definendo "insostenibile" la situazione all'MPC. Un giudice che parla così non è obiettivo, argomenta il 54enne Michael Lauber, secondo quanto riferisce il Tages-Anzeiger.
RG 18.30 del 04.07.19: il servizio di Maria Jannuzzi
RSI Info 04.07.2019, 20:32
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