L’affaire Michael Lauber e quei tre discussi incontri del procuratore generale della Confederazione con il presidente della FIFA Gianni Infantino si fa ora politico. Entro l’anno infatti l’Assemblea federale dovrà decidere se rieleggere per il terzo mandato il procuratore generale, la cui credibilità sembra però compromessa, secondo diversi parlamentari.
FIFA, Lauber nel mirino
Telegiornale 25.04.2019, 22:00
La vigilanza bacchetta Lauber
Telegiornale 25.04.2019, 14:30
Marco Romano (PPD/TI), da noi interpellato, spiega di essere “molto sconcertato da quello che Lauber ha detto”. È inammissibile e politicamente inaccettabile, continua il consigliere nazionale, “che una persona che riveste quel ruolo dica: non mi ricordo. Si tratta di incontri, anche se non ufficiali, non è difficile al giorno d’oggi sapere quante persone si è incontrato e quando”.
E per il socialista ginevrino Carlo Sommaruga, l’aria in Parlamento sembra sempre più tempestosa per Michael Lauber: “Oggi sono molte le voci critiche, l’anno scorso era poche. Penso che per la Svizzera, per l’immagine del paese, Lauber non sia più al suo posto”.
Gli scandali di Lauber
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Per liberale-radicale ticinese Giovanni Merlini, quello del capo del Ministero pubblico della Confederazione è un bilancio in chiaroscuro: “È difficile dire, oggi, qual il grado si sostegno da parte dell’Assemblea federale nei confronti del procuratore generale, anche perché comunque gli si riconoscono dei meriti, anche a livello gestionale, ma quest’episodio potrebbe danneggiarlo”.
Anche in casa UDC regna scetticismo. “Non posso parlare per i miei colleghi, però conoscendo il caso FIFA e quello che ci sta dietro, non credo che sarebbe giusto rieleggere Lauber”, ci dice il consigliere nazionale sangallese Roland Büchel.