Il Consiglio federale ha formalmente chiesto al Parlamento di sbloccare il secondo contributo elvetico al fondo di coesione europeo, pari a 1,3 miliardi di franchi su dieci anni.
Nella lettera inviata lo scorso 26 maggio alla presidente della Commissione europea nella quale diceva di non voler firmare l'accordo istituzionale, il Governo aveva anche precisato la volontà di adoperarsi affinché il Parlamento sblocchi in tempi rapidi il cosiddetto secondo miliardo di coesione.
Dal Telegiornale
Le Camere federali avevano già approvato il contributo il 3 dicembre 2019. Il Parlamento aveva però aggiunto una clausola: il versamento diverrà effettivo solo quando l'UE ritirerà le misure discriminatorie nei suoi confronti, come la mancata proroga dell'equivalenza borsistica. Una clausola che l’Esecutivo chiede di revocare. Il tema sarà dibattuto durante la sessione autunnale del Parlamento.