Il Consiglio degli Stati ha mantenuto due divergenze in merito al cosiddetto miliardo di coesione, somma destinata all'Unione Europea per favorire l'integrazione dei paesi di più recente adesione (1,047 miliardi di franchi da diluire sull'arco di 10 anni) e ad alleviare il fardello (con 190 milioni) di quelli che sono direttamente alle prese con l'arrivo di clandestini.
Ha quindi rifiutato, tacitamente, di legare il tema al programma Erasmus+, riguardante la mobilità degli studenti nell'area comunitaria, e d'innalzare il credito assegnato alla migrazione.
Il Nazionale, a quest'ultimo proposito, propone di raddoppiare la cifra, riducendo nel contempo quella devoluta all'altro scopo. Per la commissione preparatoria della Camera dei cantoni, espressasi per bocca del popolar-democratico Filippo Lombardi, si tratta però di un contributo eccessivo, che nemmeno si saprebbe come usare.
L'incarto torna quindi sui banchi dell'altro ramo del Parlamento.
ATS/dg