Lo scorso anno l’Ufficio federale di polizia (Fedpol) è stato confrontato con un forte aumento delle minacce contro eletti e magistrati. Il fenomeno è in crescita da anni, ma “con l’arrivo del Covid si è rotta una diga”, si legge nel rapporto annuale. Concretamente, lo scorso anno, sono state 1'215 le minacce segnalate alla Fedpol, 330 in più dell’anno precedente.
I discorsi violenti sono diffusi online e la Fedpol ha creato Cymon, una task force dedicata al monitoraggio di siti e social network alla ricerca di minacce o appelli ad azioni contro politici eletti, giudici e funzionari dell’amministrazione federale. Lo scorso anno si è trovata ad analizzare un massimo di 4'000 messaggi al giorno, in particolare subito dopo l’introduzione di nuove restrizioni legate alla pandemia, con il massimo toccato il 28 novembre, giornata di voto sulla Legge Covid. In totale la Fedpol nel 2021 ha preso delle misure, da colloqui preventivi a denunce penali, in 120 casi.
Pedocriminalità in aumento
La Fedpol nel 2021 ha analizzato 7'176 segnalazioni di possibili contenuti pedofili e ha trasmesso 1'399 segnalazioni, un incremento del 4% rispetto al 2020, alle autorità cantonali per il perseguimento penale.
Più divieti d’ingresso
Lo scorso anno sono anche cresciuti i divieti di ingresso nel quadro della lotta contro il crimine organizzato e lo spionaggio, passati da 167 a 187. La maggior parte riguardavano ancora le attività terroristiche, ma sono calati da 144 a 92. Forte aumento dei divieti legati alla criminalità organizzata, da 4 a 25, e allo spionaggio, da 19 a 70.
Legge Covid, insulti e minacce
Telegiornale 19.11.2021, 20:55