Linea dura contro la minaccia per la Svizzera rappresentata dal radicalismo islamico. A invocarla è l'UDC, che punta ad affrontare il rischio attraverso l'introduzione di una serie di provvedimenti.
Fra essi, come precisato dal presidente del partito Albert Rösti all'assemblea dei delegati in programma sabato a Frauenfeld (TG), figurano controlli sistematici alle frontiere, la chiusura di moschee e luoghi di culto che diffondono l'estremismo e la carcerazione per i cosiddetti "turisti del jihad" al loro rientro in Svizzera.
Il partito chiede anche il monitoraggio dell'operato degli imam e la proibizione di sostegni finanziari dall'estero. Nel suo discorso ai delegati, Rösti ha paragonato l'integralismo islamico ad "una bestia che mira a sradicare la nostra società libera".
Red.MM/ARi