Svizzera

Misure contro l'Islam radicale

L'UDC punta ad affrontarlo con una serie di provvedimenti illustrati oggi durante l'assemblea dei delegati a Frauenfeld

  • 28 ottobre 2017, 15:05
  • 23 novembre, 03:48
Albert Rösti, presidente democentrista, durante l'assemblea del suo partito a Frauenfeld

Albert Rösti, presidente democentrista, durante l'assemblea del suo partito a Frauenfeld

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Linea dura contro la minaccia per la Svizzera rappresentata dal radicalismo islamico. A invocarla è l'UDC, che punta ad affrontare il rischio attraverso l'introduzione di una serie di provvedimenti.

Fra essi, come precisato dal presidente del partito Albert Rösti all'assemblea dei delegati in programma sabato a Frauenfeld (TG), figurano controlli sistematici alle frontiere, la chiusura di moschee e luoghi di culto che diffondono l'estremismo e la carcerazione per i cosiddetti "turisti del jihad" al loro rientro in Svizzera.

Il partito chiede anche il monitoraggio dell'operato degli imam e la proibizione di sostegni finanziari dall'estero. Nel suo discorso ai delegati, Rösti ha paragonato l'integralismo islamico ad "una bestia che mira a sradicare la nostra società libera".

Red.MM/ARi

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