Per lo sgombero del deposito di munizioni di Mitholz, nell’Oberland bernese, la Confederazione prevede le prime misure di messa in sicurezza nell’estate 2024. Fino ad allora proseguono le esplorazioni.
Costruito durante la Seconda Guerra mondiale nella montagna, una parte del deposito di munizioni Mitholz è esplosa nel 1947. Nove persone sono morte e il villaggio è stato devastato. Il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) ha informato giovedì la popolazione locale sul progetto di sgombero.
In un anno di scavi esplorativi sono state trovate 7’300 munizioni di vario tipo per un peso di 14 tonnellate, così come 18,5 tonnellate di proiettili, ha reso noto il DDPS. Il materiale rinvenuto fino ad ora si trovava in un buono stato di sicurezza. Si tratta però di una piccola parte: si stima che nel deposito vi siano 1’500 tonnellate di munizioni ancora attive. Parte del materiale potrebbe consistere in bombe aeree, mine, munizioni d’artiglieria e granate a mano.
Gli scavi proseguiranno fino all’inizio del 2024 ma le incertezze rimarranno sicuramente fino al 2032, quando si aprirà il tunnel esistente.
Notiziario delle 21:00 del 19.10.2023
Notiziario 19.10.2023, 21:08
Contenuto audio
Evacuazione temporanea nel 2024
Per portare avanti i lavori, ha sottolineato il DDPS, bisogna abbassare il rischio di esplosioni il più possibile. Misure vanno prese anche contro la caduta di massi. Il tutto viene fatto per garantire la sicurezza della popolazione.
Nel corso di questi lavori una parte di Mitholz dovrà però essere evacuata temporaneamente. Ad essere interessate saranno undici persone, che fra fine giugno e metà settembre 2024 durante la settimana non potranno dormire a casa loro.
Le Camere federali lo scorso mese hanno approvato un credito di 2,59 miliardi di franchi per lo sgombero.