Mitholz: via libera dal Nazionale

Il Consiglio nazionale, nel terzo e ultimo giorno della sua sessione speciale, si è pronunciato quasi all'unanimità a favore del credito di 2,59 miliardi di franchi per lo sgombero delle munizioni inesplose nell'ex deposito di Mitholz, nell'Oberland bernese.

Il decreto federale proposto in questo senso dal Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) è stato accolto dalla Camera del popolo oggi, giovedì, con 180 voti a favore, 5 contrari e 8 astensioni. Solo una parte dei parlamentari UDC voleva invece rinviare il dossier al Governo, per procedere ad una nuova valutazione della situazione: tale proposta è stata però respinta con 167 voti contro 22. Il decreto, ora approvato, passa quindi ora al vaglio degli Stati.

Sono quasi 3'500 le tonnellate di munizioni, fra le quali mine, bombe aeree e munizioni d'artiglieria, che ancora giacciono nel ventre della montagna della località. Nel 1947 una parte del deposito esplose, distruggendo decine di case e uccidendo 9 persone. Nel 2018 un rapporto del DDPS sottolineò un rischio di nuove esplosioni più elevato del previsto.

I relativi lavori, in programma per una decina di anni, avranno un forte impatto sulla popolazione di Mitholz: gli abitanti dovranno infatti decidere se lasciare definitivamente la località, o prevedere un ritorno in avvenire. Lo stanziamento di 2,59 miliardi si articola su due fasi: una prima tranche, per 1,09 miliardi, è legata a misure preliminari e di protezione, nonché ad attività di preparazione dello sgombero.