Moderna conferma che il brevetto del suo vaccino a mRNA è disponibile dall’ultimo trimestre 2020. Perciò se durante la pandemia vi sono organizzazioni o persone che lo vogliono utilizzare per produrre un vaccino lo possono fare liberamente, poiché la società non farà valere alcun diritto di proprietà intellettuale in merito.
L’ha dichiarato venerdì in un'intervista a RTS Dan Staner, vicepresidente di Moderna Svizzera, il quale ha ricordato pure che l’azienda ha siglato un accordo con CoVax, la piattaforma d’interscambio vaccinale dell’OMS utile a sostenere le nazioni più povere della Terra. Si prevede di fornire 55 milioni di dosi nel 2021 e fino a 600 milioni l’anno venturo.
Tuttavia, il fatto di poter contare su un brevetto non basta per produrre un vaccino – considerata la complessità dell’impegno da sostenere. Infatti - ha detto Staner - se Moderna lanciasse ora un progetto per una nuova fabbrica di vaccini a mRNA, pur con tutto il suo know-how e undici anni di lavoro alle spalle, servirebbero almeno due anni prima che tale stabilimento diventi operativo.