I cantoni devono poter fissare dei contingenti per i medici specialisti e contenere così l'aumento dei costi nel settore ambulatoriale. Il Consiglio nazionale ha accolto mercoledì la legge chiamata a mettere fine alle diverse moratorie prolungate più volte (quella attuale scade nel 2021). La maggioranza di centro-destra ha anche introdotto la possibilità per i cantoni di allentare l'obbligo per le casse malati di rimborsare tutti i medici, misura indigesta alla sinistra.
Nei periodi nei quali non vi erano limitazioni per le nuove aperture, il numero di medici è notevolmente aumentato, e con essi i costi della sanità, in particolare in cantoni di frontiera come Ginevra, Basilea Città e Ticino. L'obiettivo di questa revisione della LaMal è mettere a disposizione dei cantoni uno strumento in grado di limitare un'offerta di prestazioni eccessiva nel settore ambulatoriale.
Un allentamento che divide
La necessità di intervenire è sostenuta da tutti, a dividere è il come. UDC, PPD e PLR hanno infatti difeso e inserito nella legge la possibilità per i cantoni di agire permettendo alle casse malati di non riconoscere tutti i medici, allentando così il principio del cosiddetto "obbligo di contrarre". A loro dire questa nuova base legale “darebbe vita a una vera concorrenza basata sul prezzo e sulla qualità delle cure, il tutto a favore dei pazienti", ha spiegato il PPD Benjamin Roduit.
"In questo modo si creano due categorie di medici, quelli rimborsati dall'assicurazione di base e quelli che non lo sono, i pazienti dovrebbero inoltre assicurarsi che il loro medico è riconosciuto dal proprio assicuratore", ha replicato da parte sua la socialista Rebeca Ruiz, parlando di limitazione della libera scelta del medico.
La parola passa ora al Consiglio degli Stati.
Nuovi studi medici, più voce ai cantoni
Telegiornale 12.12.2018, 21:00