A causa della bronchiolite, ogni anno in Svizzera vengono ricoverati in media 2’300 bambini. A partire da ottobre sarà disponibile una profilassi che promette di ridurre drasticamente i casi più gravi di questa malattia, che può avere conseguenze serie nei primi mesi di vita.
Il farmaco, in commercio con il nome Beyfortus, è stato approvato da Swissmedic a dicembre ed è già in uso in altri Paesi europei. “Si tratta di un medicamento mirato con anticorpi monoclonali contro il virus RSV”, spiega ai microfoni RSI Lisa Kottanattu, specialista dell’Istituto pediatrico della Svizzera italiana.
Una dose che copre tutta la stagione
Una profilassi con anticorpi per i neonati più fragili era già in uso, ma “era molto cara ed erano necessarie iniezioni mensili nel periodo invernale o quando circolava il virus”, sottolinea l’infettivologa. Il nuovo vaccino, invece, “ci permette con una dose sola di coprire tutta la stagione”. Negli altri Paesi dove è già in uso, il farmaco ha mostrato una buona efficacia ed effetti secondari limitati a piccole eruzioni cutanee intorno alla puntura.
L’obiettivo è che la profilassi venga effettuata a tutti i bambini, che non hanno problemi particolari di salute, entro il loro primo inverno. “Quindi questo vuol dire che tutti i bambini che nasceranno tra ottobre e marzo, quindi nella stagione dove il virus circola, riceveranno una dose entro la prima settimana di vita”, indica Kottanattu. “Il secondo anno, invece, si valuta un po’ di più e si consiglia ai bambini che possono avere un decorso più problematico se dovessero avere un’infezione con questo virus”.