La Svizzera non deve attendersi dall'Unione Europea vantaggi di cui non dispongono i suoi Paesi membri. Altrimenti il mercato unico europeo ne risulterebbe alterato.
È quanto afferma Petros Mavromichalis, ambasciatore UE a Berna, in un'intervista rilasciata alla Neue Zürcher Zeitung e pubblicata oggi, lunedì. "La forza del mercato unico risiede nel fatto che tutti gli Stati partecipanti rispettano le medesime regole", ha sottolineato l'alto rappresentante di Bruxelles.
In caso di dubbi, afferma, esiste un'istanza, la Corte di giustizia europea, che interpreta le regole. E "questo deve applicarsi anche alla Svizzera, per gli ambiti in cui la Confederazione partecipa al mercato interno", precisa Mavromichalis.
Per l'UE è quindi fuori discussione la soppressione della cosiddetta "clausola ghigliottina" in materia di accordi bilaterali, come vorrebbe invece il Consiglio federale. Per Bruxelles non ci può infatti essere un menu à la carte. "Non possiamo trattare differentemente un Paese terzo come la Svizzera, che partecipa al mercato comune. Non capisco perché questo non sia compreso in Svizzera", osserva l'ambasciatore.
Svizzera-Ue, segnali di riavvicinamento
Telegiornale 30.04.2022, 14:30