La campagna in merito a “No Billag” prosegue a pieno ritmo ma i contrari all’iniziativa si mantengono saldamente in vantaggio, secondo l’ultimo sondaggio del gruppo editoriale Tamedia pubblicato mercoledì.
Se gli svizzeri si fossero pronunciati lo scorso 1° febbraio, i contrari o piuttosto contrari all’abolizione del canone radiotelevisivo sarebbero stati il 61% (+2%). I favorevoli o piuttosto favorevoli avrebbero invece toccato quota 38% (a inizio gennaio erano il 40%). Gli indecisi rappresentano solo l’1%.
Il sostegno al testo rimane più marcato tra gli elettori dell’UDC (72%), mentre tra i sostenitori degli altri partiti il “no” è in vantaggio, soprattutto tra chi vota Partito socialista (84% i contrari) e Verdi (81%).
Per quanto concerne le regioni linguistiche, è la Romandia a pronunciarsi per il “no” in maniera più marcata (65%). Tutte le fasce d’età si dicono contrarie all’abolizione del canone, ma i “no” spiccano soprattutto tra coloro che hanno più di 65 anni (66%).
Il sondaggio in vista del voto del 4 marzo ha coinvolto 17'000 persone.
ATS/ludoC