Svizzera

No Billag, il piano B del "sì"

Un'approvazione dell'iniziativa non farebbe scomparire la SSR, secondo i favorevoli

  • 9 gennaio 2018, 15:18
  • 23 novembre, 03:00
I rappresentati del comitato a favore dell'iniziativa davanti alla stampa

I rappresentati del comitato a favore dell'iniziativa davanti alla stampa

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L'iniziativa "no Billag", se accolta dal popolo il 4 marzo, non comporterà la scomparsa della SSR, secondo il comitato favorevole composto da deputati di PLR e UDC, che ha presentato i suoi argomenti martedì alla stampa.

Leader sul mercato elvetico e apprezzata dal pubblico, l'azienda radiotelevisiva continuerebbe a lavorare finanziandosi attraverso il mercato e con l'aumento della pubblicità (oggi vietata alla radio e online) e abbonamenti volontari, sostengono. Il sostegno a singole emissioni per un'offerta destinata alle minoranze linguistiche non sarebbe contestato, affermano inoltre.

Un "sì" in votazione rafforzerebbe il pluralismo dei media nella Confederazione ed eviterebbe una statalizzazione della stampa scritta e in linea. Come libera impresa, la SSR potrebbe poi sfruttare le proprie occasioni in un quadro di concorrenza a armi pari, hanno sostenuto i fautori della modifica costituzionale. Critiche sono state espresse a quella che è stata definita una "campagna della paura" alla quale avrebbe aderito anche la consigliera federale Doris Leuthard.

pon/ATS

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