Svizzera

No alla "moneta intera"

I delgati del Partito borghese democratico spingono per un accordo quadro con l'UE e dicono no per il 10 giugno

  • 27 gennaio 2018, 15:06
  • 23 novembre, 02:47
Il presidente del PBD Martin Landolt

Il presidente del PBD Martin Landolt

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Il delegati del Partito borghese democratico (PBD) hanno raccomandato sabato di votare "no" all'iniziativa "Moneta intera", che darebbe alla Banca nazionale il monopolio della creazione di moneta contabile. Un'esperienza "molto rischiosa", secondo il Partito.

Il testo, sul quale il popolo è chiamato a esprimersi il 10 giugno, minaccerebbe l'indipendenza della Banca nazionale svizzera (BNS), indica il PBD in un comunicato. Le PMI e dai singoli ne subirebbero le conseguenze: in caso di accettazione, le ipoteche e i crediti potrebbero diventare più cari.

Nel suo discorso il presidente del partito Martin Landolt è tornato sulle relazioni della Svizzera con l'Unione europea (UE). La via bilaterale non è "una semplice serie di accordi", ha sottolineato Landolt: è un tutt'uno che "deve avere rapidamente un suo quadro". Il PBD auspica una Svizzera aperta al mondo che non si isola e "non sia diretta dall'Albisgüetli".

ATS/Swing

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