La sollevazione della base contro Blocher e i vertici dell'UDC: è il titolo della Sonntagszeitung. Il domenicale forse ha calcato un po’ la mano, ma le recenti sconfitte elettorali sul piano comunale e cantonale stanno creando qualche frizione all’interno di un partito finora abituato a vincere.
Domenica scorsa è infatti stata una domenica nera per i democentristi: la sconfitta nel canton Ginevra si è aggiunta a quella in una delle principali roccaforti dell'UDC, il canton Zurigo, in particolare in diversi comuni dell’agglomerato. Chiara la prima analisi da parte dei vertici del partito: le sezioni sono addormentate, secondo Christoph Blocher; c’è stato poco impegno sostiene l'ex capogruppo Amsutz. Il presidente Rösti che chiede invecee di lavorare più duramente. Parole che non sembrano essere piaciute alla base dell’UDC: un affronto a chi dedica il proprio tempo libero al partito per una carica onorifica, sostengono diversi presidente delle sezioni locali zurighesi interpellati dalla Sonntagzeitung.
Si sono forse individuati i colpevoli sbagliati? “I successi e gli insuccessi elettorali sono secondo me la conseguenza dei temi portati e delle persone che li veicolano”, spiega ai nostri microfoni il neo vicepresidente dell’UDC svizzera, il consigliere nazionale ticinese Marco Chiesa. “Credo che i responsabili locali debbano abbandonare un po’ di permalosità, per fare una critica sincera e chiara al fine di capire se il problema erano i temi o le persone: nessuna dubita del fatto che la gente ci mette il proprio impegno, ma non siamo stati in grado di mobilitare la nostra base. Questo ha portato ad un insuccesso elettorale”.
“Niente acqua nel nostro vino”
Per quanto riguarda la scelta dei temi, Chiesa è convinto che quelli portati avanti dall’UDC siano ancora quelli giusti: “Fino a tre mesi fa i sondaggi sostenevano che alle elezioni federali del 2019 l’UDC otterrà il 30% dei voti. Non metteremo acqua nel vino: continueremo a portare avanti una politica sostenuta da oltre mezzo milione di cittadini svizzeri”.
“Blocher valore aggiunte per il partito”
Tra le voci più critiche raccolte dalla Sonntagszeitung, c’è quella del presidente della sezione di Kloten, Rico Käser, che senza mezzi termini chiede a Christoph Blocher di farsi da parte per far spazio a nuove persone e nuove idee.
“È una critica ingenerosa – ribatte Chiesa – Christoph Blocher continua a portare il suo contributo al partito e quando si ha valore aggiunto in casa lo si deve tutelare e promuovere: non allontanare. Christoph Blocher è una figura carismatica dell’UDC. Quelle di Käser sono le idee degli avversari politici, un vero UDC augura lunga vita a Christoph Blocher”.
RG-Gianluca Olgiati/ludoC