Con la candidatura della consigliera agli Stati Elisabeth Baume-Schneider (PS/JU), sono ora tre le rappresentanti del Partito socialista nella corsa alla successione di Simonetta Sommaruga in Consiglio federale. Ed è proprio un ticket di sole donne quello che il partito intende presentare, come aveva annunciato subito dopo la comunicazione delle dimissioni di Sommaruga. Una decisione che non manca di far discutere. Tanto che la prima candidatura è giunta dal consigliere agli Stati zurighese Daniel Jositsch, che si è detto contrario alla strategia scelta.
Venerdì della questione si è discusso anche a Bellinzona nell'ambito di un incontro del Consiglio del partito, una sorta di parlamentino nato lo scorso febbraio e che sostituisce quella che era l'assemblea dei delegati e il comitato direttore. All'incontro ha preso parte anche Cédric Wermuth, presidente nazionale del partito: "Non ci aspettavamo reazioni simili, che sono legittime. Sono contento di essere co-presidente di un partito in cui c'è molta gente che lo vuole rappresentare in governo. Altri partiti hanno difficoltà a reperire persone disponibili. Non noi" ha detto ai microfoni della RSI.
Una questione di "trasparenza e chiarezza"
Se potesse tornare indietro, proporrebbe comunque un ticket esclusivamente femminile? "Rifarei esattamente la stessa cosa" ha aggiunto. "Abbiamo giocato la carta della trasparenza e della chiarezza. È totalmente inimmaginabile non avere una donna che rappresenta il PS in Governo accanto a Berset. Ora sarà il gruppo parlamentare a decidere. Ma è un dovere dei vertici di un partito esprimere chiarezza su una posizione. Poi segue il dibattito democratico".
Per Wermuth è quindi importante mantenere determinati valori. "Per il PS i valori centrali sono il potere d'acquisto ma anche l'uguaglianza. E l'uguaglianza ci impone che in Consiglio federale ci siano una donna e un uomo. È la sola scelta possibile" ha concluso.
11.11.2022: Bellinzona, riunione del Consiglio del Partito socialista