Successione Sommaruga, dubbi socialisti

La decisione dei vertici del PS di puntare solo su candidature femminili per la successione di Simonetta Sommaruga, annunciata poche ore dopo le sue dimissioni, non fa l’unanimità all’interno del partito. Daniel Jositsch, consigliere agli Stati e vicecapogruppo dei socialisti in Parlamento, ha apertamente parlato di discriminazione.

Il politico zurighese ha sottolineato che per una candidatura al Consiglio federale dovrebbe contare le qualità della persona e non il suo genere. Jositsch si batterà quindi per convincere i colleghi del gruppo parlamentare, che dovrà scegliere i candidati, a rinunciare a puntare solo su donne.

Il consigliere agli Stati sta anche riflettendo alla possibilità di lanciarsi lui stesso nella successione di Sommaruga, ma non è chiaro se sarebbe pronto ad accettare l’elezione il prossimo 7 dicembre se il suo nome non dovesse essere tra quelli ufficialmente proposti dal partito.

Rebecca Ruiz non sarà in corsa per la successione della consigliera federale Simonetta Sommaruga. La consigliera di Stato vodese, direttrice della Sanità e dell’Azione sociale ha detto che “preferisce concentrarsi sul mandato conferitole dai cittadini vodesi”. “Sono onorata di essere stata menzionata come possibile candidata alla successione di Simonetta Sommaruga”, ha scritto la ministra cantonale su Twitter. “Dopo attenta riflessione ho deciso di non candidarmi a un posto in Consiglio federale”.

Anche Nunia Gorrite, consigliera di Stato vodese considerata una delle papabili alla successione di Sommaruga, ha annunciato sabato, tramite un comunicato, di rinunciare a candidarsi, dicendosi "felice e onorata" di essere stata presa in considerazione per la corsa al Consiglio federale. La socialista ha deciso di concentrarsi sulle priorità cantonali che le stanno a cuore, come i grandi progetti per la mobilità.

La puntata di Modem dedicata alla dimissioni di Sommaruga: