Un'imposizione minima del 15% diventerà uno standard internazionale per le multinazionali compresi i quattro giganti del web Google, Apple, Facebook e Amazon, secondo quanto concordato venerdì dall'OCSE, una decisione sottoscritta da 136 Paesi e che toccherà anche la Svizzera.
RG 12.30 del 09.10.2021 Il servizio di Pierre Ograbek
RSI Info 09.10.2021, 14:37
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Berna non potrà adeguarsi entro il 2023, ha già avvertito Ueli Maurer, perché il processo legislativo elvetico è lungo e non potrà essere completato in tempo.
RG 12.30 del 09.10.2021 La posizione svizzera nella corrispondenza di Mattia Serena
RSI Info 09.10.2021, 14:38
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"Siamo già alla fine del 2021, fare tutto in un anno è particolarmente difficile, ma non impossibile", afferma Samuele Vorpe, direttore del Centro tributario della SUPSI. Però "prima di tutto bisogna aspettare l'OCSE che ha annunciato una convenzione sulla modalità di calcolo della base imponibile". Questa dovrà essere comune, perché il trattamento fiscale sia omogeneo e l'accordo non venga aggirato.
"L'OCSE", dice Vorpe, "si è già detta disposta a vigilare che i suoi Stati membri (...) facciano i compiti in maniera corretta". "Ci potrebbero essere scappatoie se uno Stato prelevasse il 15% e in un'altra forma restituisse una parte. Qui c'è però il pericolo, in particolare per chi fa parte dell'UE, di ricadere sotto la normativa sugli aiuti di Stato, che riguarda anche la Svizzera in base all'accordo del 1972 sul commercio".
Minimum Tax sottoscritta da 136 Paesi
Telegiornale 09.10.2021, 14:30
Fra le conseguenze dirette sulla Svizzera, ci sarà quella sulla concorrenza fiscale fra Cantoni, oggi "molto agguerrita". "Ci sono cantoni scesi al di sotto anche del 13 o 12% dove dovrà esserci un aumento per queste grandi aziende. Non vale per tutti però, il Ticino per esempio si trova già al di sopra del 15% e non dovrebbe quindi essere toccato dalla misura", spiega l'esperto.
Non vi è da temere tuttavia una partenza di grandi imprese per altri lidi, proprio perché il 15% varrà anche altrove. E la Svizzera potrà continuare a far valere anche altri fattori che la rendono attrattiva, compresi quelli fiscali: la tassazione dei manager, per esempio, "piuttosto mitigata rispetto ad altri Stati".