Si continuerà a parlare di omicidio passionale in italiano e di "meurtre passionnel" in francese nel Codice penale svizzero. Non si adotterà quindi un termine più neutro, come già succede per la lingua tedesca. Lo ha deciso oggi - mercoledì - il Consiglio degli Stati con 24 voti contro 20, respingendo la mozione della ticinese Marina Carobbio Guscetti (PS).
Il testo chiedeva di cambiare il termine in uso poiché, secondo i favorevoli alla mozione, tende a giustificare degli atti di violenza gravi al punto da uccidere un’altra persona. Per evitare qualsiasi ambiguità un cambio semantico è d’obbligo. Non ci sarebbe invece nessun cambiamento per il significato giuridico, specifica il testo. Una minoranza di sinistra sostiene la mozione: l’aggiustamento linguistico può avere effetto anche nella sfera cultura e sociale.
Non la pensa così la maggior parte dei senatori. Una modifica della giurisprudenza non permetterebbe di lottare contro l’uso abusivo del termine, specifica il bernese Philippe Bauer (PLR) per nome della Commissione. La maggior parte del Consiglio degli Stati è convinto inoltre che la questione deve essere ripresa nel quadro del progetto di armonizzazione delle pene, sul quale il Consiglio nazionale deve ancora dibattere.