Svizzera

Omicron: picco non ancora raggiunto

La Svizzera resta uno dei Paesi europei col maggior numero di infezioni. Allo stato attuale è ancora troppo presto per allentare le restrizioni

  • 25 gennaio 2022, 15:56
  • 20 novembre, 18:46
Per il responsabile dell'UFSP è ancora troppo presto per pensare di allentare le restrizioni contro la pandemia

Per il responsabile dell'UFSP è ancora troppo presto per pensare di allentare le restrizioni contro la pandemia

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Di: ARi 

Il picco dell'ondata Omicron non è stato ancora raggiunto e la Svizzera rimane uno dei Paesi europei col maggior numero di infezioni da coronavirus. È quanto ha affermato Patrick Mathys dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), sottolineando che lo scorso 17 gennaio erano stati registrati quasi 42'000 nuovi casi: come a dire, il valore più elevato dall'inizio della pandemia, ha dichiarato. E visto l'alto tasso di positività ai test, si può supporre che molti contagiati vi sfuggano. I casi giornalieri in realtà potrebbero essere 100'000.

Il tasso "R" di riproduzione del virus è sempre nettamente superiore a 1 e, con un dato del 90%, Omicron rappresenta la variante dominante pressoché dappertutto in Svizzera. Nelle attuali condizioni, osserva Mathys, è quindi ancora troppo presto per allentare le restrizioni antipandemiche.

Circa l'impatto sul sistema sanitario, la predominanza di Omicron rende difficile prevedere un possibile sovraccarico degli ospedali. La cautela rimane quindi d'obbligo ed è da ritenere prematura una revoca delle misure di protezione.

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Notiziario 15.00 del 25.02.2022 Mathys

RSI Info 25.01.2022, 16:04

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