Parità salariale: commissione spaccata

E’ passata solo grazie alla decisione della presidente la modifica della legge sull’uguaglianza dei sessi davanti alla commissione scienza, educazione e cultura del Consiglio nazionale. In sede di voto il collegio si è infatti spaccato esattamente a metà: 12 voti a favore e 12 contrari. Un risultato che lascia presagire un dibattito acceso alla sessione di settembre.

Durante l'ultima sessione delle camere, il Consiglio degli Stati ha approvato una versione indebolita dell progetto governativo, imponendo un'analisi sulla parità salariale ogni 4 anni alle aziende con più di 100 dipendenti - e non 50 come inizialmente proposto -. Su questo punto si è concentrato il dibattito, fra chi chiedeva di abbassare la soglia e chi di alzarla.

La sinistra ritiene il progetto poco incisivo, visto che non prevede sanzioni e tocca meno dell'1% delle imprese. Il campo borghese lo reputa invece troppo burocratico e inconcludente: meglio sarebbero, a giudizio dei partiti borghesi, altri metodi di verifica, come l'autocertificazione.