Svizzera

Passa la caccia al lupo “senza scartoffie”

Il Nazionale ha approvato la mozione di Fabio Regazzi che chiede di istituire zone “wolf free”, dove gli abbattimenti del predatore non necessiterebbero di “eccessiva burocrazia”

  • 17 aprile, 18:47
  • 17 aprile, 21:57
Lupo nel mirino.jpg

Immagine d'archivio

  • Keystone
Di: ATS/RSI Info 

I cantoni devono poter definire delle “zone senza lupi”, in particolare dove sono presenti greggi non proteggibili e nelle vicinanze di zone abitate. Lo chiede una mozione dell’ex consigliere nazionale, ora in carica agli Stati, Fabio Regazzi (Centro/TI), approvata mercoledì dalla Camera del popolo con 95 voti contro 83 e 7 astenuti.

Nel suo atto parlamentare, che passa ora all’esame del Consiglio degli Stati, il ticinese fa notare come in parte del territorio alpino, a causa della sua conformazione, molti greggi di ovini e caprini non possono essere protetti se non con misure sproporzionate.

L’idea del centrista è di istituire, in collaborazione con i Cantoni, delle zone “wolf free” dove possono essere autorizzati interventi di regolazione “senza eccessiva burocrazia”.

Nella sua risposta, il Consiglio federale ha fatto notare come il diritto svizzero non prevede l’istituzione di zone libere da specie autoctone. Nel caso del lupo, animale che ha bisogno di spazi ampi e che migra su lunghe distanze, un tale modello a zone sarebbe pressoché irrealizzabile. 

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