I delegati dell'Unione sindacale svizzera, riuniti in assemblea venerdì a Berna, hanno deciso con 98 voti contro 21 di sostenere la riforma denominata Previdenza per la vecchiaia 2020.
La scelta, fatta superando soprattutto l'opposizione della componente romanda, non è sorprendente se si pensa che il presidente dell'organizzazione Paul Rechsteiner, nella sua veste di consigliere agli Stati, è fra gli architetti del progetto appena approvato dal Parlamento, definito una delle più grandi vittorie della sua carriera politica.
Malgrado ritenesse il compromesso un notevole passo avanti, il socialista aveva comunque messo in conto una certa resistenza da parte delle organizzazioni di categoria a causa del previsto innalzamento a 65 anni dell'età della quiescenza per le donne e della riduzione dal 6,8 al 6% del tasso di conversione.
ATS/dg
Dal TG12.30: