Svizzera

Pazienti "elettronici" nel 2021

La cartella sanitaria informatizzata, prevista per questa primavera non arriverà prima di gennaio – “Ritardi nelle certificazioni e accreditamenti”

  • 15 luglio 2020, 17:39
  • 22 novembre, 18:57
00:30

Notiziario 17.00 del 15.07.2020 - Cartella informatizzata del paziente in ritardo

RSI Info 15.07.2020, 19:12

  • keystone
Di: ATS/dielle 

Non se ne sentiva parlare da un po’, anche se questa primavera avrebbe dovuto essere introdotta in tutta la Svizzera. Parliamo della cartella informatizzata dei pazienti (CIP), la cui implementazione era già stata appunto rinviata da questa primavera al prossimo autunno. Secondo anticipazioni di oggi (mercoledì) dei quotidiani del gruppo Tamedia, è invece ormai chiaro che i nuovi dossier dei pazienti non arriveranno prima del prossimo anno, al più presto.

A febbraio l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) si era detto fiducioso che "nell'estate 2020" i primi fornitori avrebbero concluso la certificazione, pensata per garantire la protezione dei malati e il rispetto dei severi requisiti della legge, e avrebbero potuto introdurre le loro soluzioni per la CIP. Altri fornitori avrebbero dovuto seguire in autunno, aveva indicato allora l'UFSP. Ora però sono stati appunto riscontrati ulteriori ritardi.

L'UFSP ha indicato a Keystone-ATS che il comitato di programma per l'introduzione della CIP di Confederazione e Cantoni prevede che le procedure di certificazione si concluderanno rapidamente e che le prime comunità di riferimento inizieranno già quest'anno le operazioni pilota e che tutti gli abitanti della Svizzera potranno aprire una CIP entro la primavera del 2021.

Importi fatture dimezzati

Axsana è una società senza scopo di lucro di proprietà di dodici cantoni della Svizzera tedesca e di diverse associazioni del settore sanitario. Originariamente fondata dal cantone di Zurigo, l'azienda intende gestire in futuro una piattaforma per la CIP fornendo un notevole lavoro preliminare, come la creazione di un'organizzazione operativa o la gestione di un ambiente test per la piattaforma CIP. E nonostante il ritardo il CEO di Axsana, Samuel Eglin, ha confermato oggi che le fatture sono già state inviate sebbene la piattaforma non sia ancora operativa.

Fino al 2018 compreso, non è stato fatturato nulla; per il 2019, è stato fatturato il 10% di una normale tariffa annuale. Per il 2020 era stato originariamente previsto di addebitare l'80% della quota annuale per coprire i costi. Tuttavia a causa del ritardo nell'introduzione, il consiglio di amministrazione ha deciso il 9 luglio di dimezzare gli importi delle fatture. Questo è stato comunicato lunedì agli ospedali affiliati alla comunità di riferimento XAD.

I costi sono in gran parte, anche se non completamente, coperti dal sostegno finanziario della Confederazione e dei Cantoni.

Per quanto riguarda una possibile data di introduzione della CIP, Eglin si mostra prudente: "La data di introduzione non può essere designata da alcuna comunità di riferimento. La ragione di ciò è l'imponderabilità delle procedure di certificazione e delle successive procedure di accreditamento per gli organismi di certificazione", ha detto. Nessuna delle nove comunità di riferimento in Svizzera è già certificata.

A cosa serve la CIP

Con la CIP tutti i dati medici rilevanti che sono importanti per il trattamento di una persona dovrebbero in futuro essere accessibili agli operatori sanitari autorizzati, indipendentemente dal luogo e in qualunque momento. La CIP ha lo scopo di migliorare la sicurezza, la qualità e l'efficienza dei trattamenti medici e fa parte della Strategia sanitaria 2020.

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