Svizzera

Pedocriminalità, "cantoni pronti"

Il Consiglio federale risponde ai dubbi di Marco Romano - Stefan Blättler: "Creata una rete di collaborazione intercantonale"

  • 16 settembre 2020, 11:14
  • Ieri, 18:33
01:35

RG 07.00 del 16.09.2020 La corrispondenza di Gian Paolo Driussi

RSI Info 16.09.2020, 10:51

  • keystone
Di: RG/pon 

La lotta alla pedocriminalità in internet verrà interamente delegata dalla polizia federale ai singoli cantoni nel 2021. Disporranno tutti delle necessarie risorse per poter indagare? Sì, dice il governo, rispondendo a una serie di domande in merito formulate dal consigliere nazionale Marco Romano. D'altra parte sono stati proprio i Cantoni a chiedere questa autonomia, con la disdetta per fine 2020 della convenzione tramite la quale avevano delegato alcuni compiti alla fedpol: con la comparsa dei casi in rete, infatti, non avevano all'epoca né le competenze tecniche né le basi legali per agire da soli. Oggi la maggior parte ha colmato questa lacuna, con riferimento in particolare alle indagini sotto copertura.

Il deputato del PPD teme una prassi non omogenea. Qualche ostacolo potrebbe inoltre sorgere, quantomeno sul piano legislativo, per il Ticino, dove è ancora pendente un ricorso contro la nuova legge sulla polizia.

01:30

RG 08.00 del 16.09.2020 L'intervista al direttore della Conferenza dei comandanti di polizia svizzeri Stefan Blättler

RSI Info 16.09.2020, 10:51

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"È il prezzo del federalismo", secondo Stefan Blättler, direttore della conferenza dei comandanti di polizia svizzeri, che però relativizza il problema: "queste leggi cantonali sono più o meno tutte uguali e quella di Berna è pure stata contestata da un ricorso arrivato fino al Tribunale federale, che l'ha definita conforme alla Costituzione" per questi aspetti (ha bocciato degli articoli, ma in altri ambiti, ndr). Negli ultimi anni inoltre, afferma Blättler "i cantoni hanno tanto investito e sono quindi in grado ora di riappropriarsi di questa loro competenza". Anche i più piccoli? "Ogni cantone ha aumentato il numero dei collaboratori per lottare contro la criminalità digitale", è la risposta, ma è vero che le capacità sono diverse e per questo da due anni è stata creata una rete intercantonale attraverso la quale "collaborare e scambiare informazioni, assicurando che i grandi corpi di polizia possano fare un po' di più anche a profitto dei cantoni più piccoli".

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