Il Fondo di riparazione creato nel 2016 dalla Chiesa cattolica svizzera per indennizzare le vittime di preti pedofili per casi caduti in prescrizione continuerà la propria attività per altri cinque anni. Lo ha comunicato la Conferenza dei vescovi svizzeri, annunciando anche novità per accedere ai risarcimenti dal primo luglio.
Finora per presentare la richiesta di riparazione al Fondo la vittima doveva in genere rivolgersi alla propria diocesi oppure alla CECAR (la Commissione indipendente di ascolto e sostegno) attiva in Romandia. L'indennizzo poi variava a seconda degli abusi subiti e raggiungeva fino a 20'000 franchi nei casi più gravi. Una prima grande novità è che in futuro le richieste di risarcimento potranno essere avanzate da tutti i servizi di aiuto alle vittime riconosciuti dallo Stato.
Un secondo cambiamento è che l'importo concesso non dipenderà più solo dalla gravità della violenza sessuale subita: si terrà conto anche delle conseguenze mediche, familiari, professionali e sociali subite dalla vittima. Ed è soprattutto per questa piccola rivoluzione che il Gruppo SAPEC, associazione svizzera di sostegno alle vittime, si rallegra: "D'ora in poi si metterà l'accento sul vissuto della persona, ed è questa la cosa più importante – afferma Jacques Nuoffer, presidente del Gruppo SAPEC. Perché finalmente si riconosce che un colpo di martello non ha lo stesso effetto su una bambola di pezza e su una bambola di porcellana"
Un'immagine molto forte che fa capire bene come due persone vittime di un'esperienza negativa simile possono subire conseguenze molto diverse. Ma il Gruppo SAPEC non è del tutto soddisfatto: "Noi cercheremo di migliorare l'informazione per aiutare più persone a uscire dal silenzio – prosegue Nuoffer, che si aspetta però uno sforzo maggiore anche dalla Chiesa: “Dovrebbe organizzare una giornata dedicata alle vittime per incitarle a denunciare. Le diocesi, i vescovi devono essere più attivi"
Il fondo speciale finora ha versato indennizzi a 140 vittime dal 2016, quasi tutte romande. Alla luce dei cambiamenti annunciati c'è da attendersi un aumento.