Per accedere al richiamo del vaccino contro il covid non bisognerà più aspettare sei mesi, ma quattro. La novità annunciata da Alain Berset venerdì, insieme alle nuove restrizioni valide da lunedì fino al 24 gennaio, dovrà essere formalizzata nei prossimi giorni dall'Ufficio federale della sanità pubblica ma ha già preso in contropiede diversi cantoni.
Devono prepararsi a un aumento consistente delle richieste di somministrazione di terze dosi, perché dalla prossima settimana per le attività sportive intense, le prove di gruppi con strumenti a fiato e soprattutto bar e discoteche dove non si consuma da seduti scatterà la cosiddetta regola del 2G+. Potranno sottrarsi all'obbligo del test solo coloro il cui richiamo, la cui vaccinazione o la cui guarigione risalgono a meno di 4 mesi prima. Ecco quindi che in molti avranno interesse - potendo - a rientrare in questa categoria e nelle ultime 24 ore la linea telefonica del Canton Ticino ha ricevuto un gran numero di chiamate alla ricerca di informazioni.
Disponibilità da ampliare
"Per noi questo significa che dovremo ovviamente aumentare la capacità dei centri di vaccinazione ancora una volta. Non appena saranno disponibili le raccomandazioni della commissione federale per le vaccinazioni e i sistemi informatici saranno aggiornati di conseguenza con le nuove indicazioni, dovremo poter offrire più appuntamenti", afferma Lukas Engelberger presidente della conferenza dei direttori cantonali della sanità. "Per i cantoni è una grande sfida dover organizzare in poco tempo una vaccinazione di richiamo per tante persone".
Si attendono inoltre le indicazioni della Commissione federale per le vaccinazioni, che potrebbe introdurre una priorità in funzione dell'età. Tra i più anziani il richiamo è infatti ancor più importante, perché permette di ridurre il rischio di decorsi gravi, ospedalizzazioni e decessi.
Seidisera 18.00 del 18.12.2021 Ospite Paolo Bianchi
RSI Info 18.12.2021, 19:20
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Gli anziani lo hanno già fatto o hanno l'appuntamento
Il tempo trascorso dall'avvio della campagna di richiamo in Ticino "ha già permesso questo scaglionamento", afferma Paolo Bianchi, direttore della Divisione della salute pubblica. "Noi sappiamo che con gli over 75 e anche con le persone fra i 65 e i 74 anni siamo al 90% fra chi ha già fatto il richiamo o ha già un appuntamento entro fine anno". La riduzione del tempo di attesa da 6 a 4 mesi, comunque, "fa aumentare da 100'000 a 200'000 le persone che hanno il diritto e la possibilità di fare il booster". Come gestire questa situazione? Oggi siamo attorno alle 25'000 vaccinazioni a settimana e "stiamo già lavorando, con la protezione civile in particolare, per ampliare le disponibilità già prima della prevista apertura dei maxi centri, circa a metà gennaio. Entro fine gennaio ci sarà posto per tutti", assicura Bianchi.
Nel frattempo bisognerà attendere, "una situazione", spiega Bianchi, "che avevamo già conosciuto la scorsa primavera" quando tanta gente disposta a farsi somministrare i farmaci aveva dovuto pazientare per un posto disponibile. "Confidiamo anche", conclude Bianchi, "che questo sistema del 2G+ abbia un'applicazione limitata".