Trecento persone hanno partecipato a un corteo a Ginevra venerdì sera per chiedere condizioni di vita dignitose per le persone costrette all’esilio.
La dimostrazione era organizzata dal collettivo "Perce-Frontières" che si batte affinché i profughi non siano alloggiati in costruzioni sotterranee della protezione civile. Oggi, secondo il gruppo d’azione, decine di persone dormono ancora in questi bunker anche per periodi relativamente lunghi.
E’ stata criticata la politica cantonale ginevrina e quella svizzera in materia d’asilo. "Molti profughi si sentono quasi dei criminali e vengono alloggiati spesso come tali", hanno sostenuto i manifestanti.
ats/mas