Svizzera

Più donne? Non nella Costituzione

"No" all’iniziativa per vincolare l’equa rappresentanza dei sessi nella composizione del Consiglio federale

  • 11 gennaio 2018, 23:05
  • Oggi, 02:58
La deputazione ticinese a Palazzo federale ha incontrato il Governo ticinese

La deputazione ticinese a Palazzo federale ha incontrato il Governo ticinese

  • Keystone

Una migliore rappresentanza delle donne in Consiglio federale è desiderabile, ma tale obiettivo non deve diventare un obbligo da iscrivere nella Costituzione federale. È il parere della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale, che ha respinto giovedì per 16 voti a 9 un'iniziativa parlamentare della consigliera nazionale Maya Graf (Verdi/BL).

Con la sua proposta, la deputata basilese intende completare l'articolo 175 della Carta fondamentale elvetica, inserendo anche l'equa rappresentanza dei sessi nella composizione del Governo, e non solo quella prevista per le diverse regioni e componenti linguistiche del paese.

Pur non essendo contrari a una maggiore presenza di donne nella stanza dei bottoni, a parere della maggioranza dei commissari l'iniziativa solleva una richiesta di politica sociale che non trova collocazione nella Costituzione. Sono piuttosto i partiti che dovrebbero preparare e appoggiare in modo efficace candidature egualitarie, spiegano.

Una proposta della consigliera nazionale Maya Graf (Verdi/BL)

Una proposta della consigliera nazionale Maya Graf (Verdi/BL)

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ATS/Bleff

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