Svizzera

Picconate dell’UDC sulla politica migratoria: “Un caos”

All’assemblea dei delegati a Puidoux (VD) il presidente Dettling si scaglia contro il consigliere federale Beat Jans, “i nostri confini non sono protetti” - Sotto tiro anche l’uscente Viola Amherd

  • 29 marzo, 16:49
  • 29 marzo, 22:26
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Assemblea dei delegati UDC

Telegiornale 29.03.2025, 20:00

  • Keystone
Di: ATS/Spi 

Un giro di vite sulle politiche di asilo in Svizzera, ma anche più controllo alle frontiere e un rafforzamento della Difesa. Sono stati questi i concetti ribaditi sabato all’assemblea generale dell’UDC, tenutasi a Puidoux nel Canton Vaud. In platea erano presenti anche i due consiglieri federali democentristi Guy Parmelin e Albert Rösti. Non sono mancate le critiche alla sinistra e ai ministri Beat Jans e all’uscente Viola Amherd.

“I nostri confini non sono protetti. I migranti che chiedono asilo e le persone entrate illegalmente in Svizzera rendono il nostro Paese insicuro. Quasi ogni giorno assistiamo ad atti di violenza o a gravi crimini sessuali, a rapine e furti”, ha sostenuto il presidente del partito, Marcel Dettling, puntando il dito contro quello che ha definito il “caos” della politica di asilo.

Nel suo intervento non sono mancati i riferimenti ironici al ministro di giustizia e polizia Beat Jans. “Non dovrebbe preoccuparsi della nostra sicurezza? Certo che dovrebbe, ma preferisce occuparsi del riconoscimento ufficiale di un ‘terzo sesso’ e celebrare il Ramadan musulmano, mentre sempre più spesso i canti di Natale sono banditi dalle nostre scuole”.

Il consigliere nazionale svittese ha quindi attaccato “i politici di sinistra che non si preoccupano della sicurezza della popolazione svizzera. I richiedenti l’asilo possono entrare illegalmente nel nostro Paese, diventare criminali e vivere a nostre spese: questa è la sintesi della politica migratoria della sinistra”, ha sostenuto, cavalcando il tradizionale cavallo di battaglia democentrista, rilanciato con l’iniziativa popolare “No, a una Svizzera da 10 milioni di abitanti”.

Non sono mancate le critiche anche nei confronti di Viola Amherd e del capo dell’esercito dimissionario Thomas Süssli, per le loro scelte, che sono state definite sbagliate. “L’elenco è lungo”, si è rammaricato il consigliere nazionale sangallese Walter Gartmann. “La loro priorità non è la capacità di difesa, ma la riduzione delle emissioni di CO2. Preferiremmo carri armati elettrici, archi al posto dei fucili d’assalto per ridurre il rumore e pannelli solari sulle installazioni militari”, ha ironizzato.

Infine, in tema di raccomandazione di voto, i delegati hanno sostenuto la modifica del sistema di tassazione degli alloggi. Secondo il partito, l’abbandono dell’imposta sul valore locativo rafforzerà la proprietà privata e faciliterà l’acquisto della casa da parte delle giovani famiglie e delle PMI.

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