Aiuto al suicidio

Pierre Beck definitivamente assolto

Il Tribunale federale in udienza pubblica conferma la sentenza ginevrina. Il medico in pensione, ex vicepresidente di Exit in Romandia, prescrisse pentobarbital a una 86enne sana

  • 13 marzo, 12:36
  • 13 marzo, 12:46
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RG 12.30 del 13.03.2024 La corrispondenza di Lucia Mottini

RSI Info 13.03.2024, 12:35

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Di: ATS/pon 

Pierre Beck, ex vicepresidente di Exit in Romandia, è definitivamente assolto dall’accusa di infrazione alla legge sugli stupefacenti. In udienza pubblica, la Prima Corte di diritto penale del Tribunale federale ha confermato mercoledì la sentenza pronunciata in appello dalla giustizia ginevrina nel febbraio del 2023. Mon Repos aveva già annullato nel 2021 la condanna pronunciata in un primo tempo a carico di Beck, allora per violazione della legge sui medicamenti.

Ma cosa veniva imputato al medico in pensione? L’aver prescritto nel 2017 del pentobarbital a una 86enne, sana e capace di discernimento, ma fermamente decisa a mettere fine ai suoi giorni insieme a quelli del marito gravemente malato. La donna si era autosomministrata il farmaco in dose letale. I due erano morti insieme il 18 aprile del 2017.

In Svizzera il suicidio assistito è “riservato ai pazienti malati la cui fine della vita è vicina”, secondo le vecchie direttive dell’Accademia svizzera delle scienze mediche o, attualmente, a coloro la cui malattia o le cui limitazioni funzionali “causano sofferenze giudicate insopportabili”, si legge nella sentenza ginevrina. Il mancato rispetto di queste regole può comportare sanzioni disciplinari. Tuttavia, la corte d’appello aveva stabilito che “il solo fatto che un medico prescriva il pentobarbital a una persona in buona salute” non costituisce un comportamento punibile alla luce della legge sugli stupefacenti.

Beck ha sempre sostenuto che - nella medesima situazione - rifarebbe la stessa scelta: “Se mi trovassi di nuovo di fronte a una donna con una sofferenza intensa e un progetto di suicidio molto concreto, nella fattispecie per defenestrazione, l’aiuterei nuovamente per permetterle una morte dolce”, aveva dichiarato in un’intervista concessa a RTS.

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