Il costruttore di aeromobili Pilatus può continuare la sua attività nel Golfo Persico. Il Tribunale amministrativo federale ha infatti annullato, con una sentenza pubblicata oggi, venerdì, la decisione del dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), adottata a giugno 2019, che era stata presa senza che l’intero Consiglio federale si pronunciasse in merito.
Pilatus Flugzeugwerke di Stans (NW) può dunque continuare a fornire supporto logistico all'esercito dell'Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti e ad eseguire le attività di riparazione e manutenzione dei suoi velivoli venduti a quei Paesi.
Il DFAE riteneva che Pilatus contribuisse alla manutenzione dei velivoli di addestramento PC-21 e dei simulatori di volo. In considerazione del coinvolgimento di Arabia Saudita ed Emirati nel conflitto nello Yemen, aveva valutato che questo sostegno fosse contrario agli obiettivi di politica estera della Svizzera. I giudici di San Gallo, accettando il ricorso di Pilatus, sottolineano che “il costruttore di aerei è uno dei maggiori datori di lavoro della Svizzera centrale. Grazie alle sue competenze, fa parte della base tecnologica e industriale del Paese, che è importante per la sicurezza”. I giudici sangallesi hanno evidenziato altresì che “il DFAE avrebbe dovuto tenere conto di considerazioni di interesse pubblico e che questi interessi superiori dello Stato potevano consentire l'autorizzazione eccezionale (comunque di competenza dell’intero Consiglio federale e non di un singolo Dipartimento) di un'attività che normalmente dovrebbe essere vietata. Ciò a condizione che non vi sia una partecipazione diretta al conflitto o che il servizio non venga utilizzato per commettere gravi violazioni dei diritti umani”.