Svizzera

"Prima i diritti umani degli affari"

Ueli Maurer in visita nel Golfo. Amnesty: "No a riavvicinamenti incondizionati". Schneider-Schneiter: "Giusto riallacciare i rapporti con l'Arabia Saudita"

  • 26 ottobre 2019, 22:28
  • 22 novembre, 20:49
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RG 18.30 del 26.10.2019: Maurer in Arabia Saudita: l'intervista a Beat Gerber di Amnesty International, di Alan Crameri

RSI Info 26.10.2019, 22:24

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Di: RG-Alan Crameri/ludoC 

È in corso in queste ore la visita nella regione del Golfo del presidente della Confederazione Ueli Maurer, che a Riad incontrerà re Salman. Inizialmente prevista un anno fa ma poi annullata dopo l'assassinio del giornalista saudita Jamal Khashoggi, il suo obiettivo principale è rafforzare le relazioni economiche e finanziarie, ma in Svizzera c'è chi tenta di mantenere alta la pressione affinché venga affrontata in modo prioritario la questione dei diritti umani.

"La Svizzera dà l'impressione di riallacciare tutti i contatti economici e finanziari in maniera incondizionata, senza aver ottenuto nessuna concessione dall'Arabia Saudita sulla situazione nel paese”, spiega ai nostri microfoni Beat Gerber di Amnesty International. "Maurer dovrebbe affrontare per prima cosa i diritti umani, non in una parentesi dopo aver parlato di affari. Sull'uccisione di Khashoggi non è ancora stata fatta giustizia, non si può far finta di nulla. Altrimenti – ci dice il portavoce di Amesty – questi regimi spostano solo ancora un po' più in là la linea da non oltrepassare".

Gerber, tuttavia, non si illude: "La probabilità che Maurer dia la priorità ai diritti umani è minima, lo mostrano altri viaggi (e il riferimento più probabile è a quello in Cina, ndr.). Le relazioni economiche vengono sempre per prime nella diplomazia svizzera". Questo anche se, dice Gerber rivolgendosi al Parlamento, "andrebbe ricordato al Consiglio federale che la Costituzione incarica la politica estera di adoperarsi per il rispetto dei diritti umani".

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Maurer in Arabia Saudita

Telegiornale 25.10.2019, 22:00

"Giusto riprendere il dialogo con Riad"

Elisabeth Schneider-Schneiter, presidente della Commissione di politica estera del Consiglio Nazionale, ritiene tuttavia corretto riprendere il dialogo con Riad: "Anche sulle questioni economiche. Partendo da queste si può poi discutere delle tensioni nella regione e offrire i buoni uffici della Svizzera", ci spiega.

E alla domanda se non sia prematuro voltar pagina sul caso Khashoggi e su cosa sia cambiato rispetto ad un anno fa, ci risponde: "L'anno scorso la tensione era molto alta, è stato giusto attendere. Ritengo che l'uccisione di Khashoggi sia un caso tragico, ma per me è ancora più importante che la diplomazia elvetica si occupi della guerra in Yemen, di cui si parla troppo poco. Qui la Svizzera può tentare di aiutare con le sue competenze nella risoluzione dei conflitti e promozione della pace".

Con quale approccio, con quale strategia, Ueli Maurer dovrebbe confrontarsi con i leader di questi paesi, che oltre a non essere eletti democraticamente vengono spesso giudicati senza scrupoli? "Mauer deve essere cosciente di chi gli sta di fronte – ci risponde ancora Elisabeth Scheneider-Schneiter –. Deve porre domande anche sulle questioni più delicate, sia sui diritti umani che sui conflitti militari. E sono convinta che lo farà".

01:23

RG 18.30 del 26.10.2019: l'intervista a Elisabeth Schneider-Schneiter, di Alan Crameri

RSI Info 26.10.2019, 22:22

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