La guerra in Ucraina è al centro dei discorsi del Primo Maggio di quest'anno. Sono i lavoratori, i più deboli e i più poveri a sopportare il peso della guerra, sottolineano i sindacati, che chiedono pace, libertà e solidarietà.
La guerra mette milioni di donne, uomini e bambini di fronte all'orrore assoluto, scrive l'Unione sindacale svizzera (USS) sul sito ufficiale del Primo Maggio. "Risponderemo a ciò con un impegno senza riserve, sia in Svizzera che a livello internazionale", scrive l'organizzazione sindacale in vista della giornata dei lavoratori.
Il sindacato Syna chiede che i rifugiati ucraini con lo status di protezione S siano rapidamente integrati nel mercato del lavoro. I loro lavori devono corrispondere alle loro qualifiche ed essere pagati equamente. Si tratta di offrire loro delle prospettive, visto che nessuno sa quanto durerà la guerra, sottolinea Syna. Il sindacato avverte peraltro che mentre gli ucraini possono aiutare ad alleviare le carenze di manodopera in alcuni settori come l'edilizia, l'assistenza sanitaria e l'industria alberghiera e della ristorazione.
Una cinquantina gli eventi in programma
Manifestazioni sono previste per domenica in circa 50 località. A Berna i sindacati marceranno nel pomeriggio fino alla Piazza federale, dove prenderanno la parola i consiglieri nazionali Pierre-Yves Maillard (PS/VD), presidente dell'USS, e Tamara Funiciello (PS/BE).
L'evento più grande si tiene come da tradizione a Zurigo. Raduni sono previsti anche in Romandia e nella Svizzera italiana, dove il corteo è in programma a Bellinzona.