Il nuovo Regolamento generale per la protezione dei dati (GDPR) entra in vigore venerdì. Tra gli obiettivi c'è quello di uniformare la normativa in tutti i 28 paesi UE, ma soprattutto di riportare il controllo della privacy nelle mani dei cittadini, anche dopo gli scandali legati a Facebook e Cambridge Analytica.
Tra le novità, dovrà essere sempre chiesto il consenso per la raccolta e il trattamento dei dati in modo comprensibile e non devono essere chieste più informazioni del necessario. I cittadini potranno inoltre rivolgersi ai garanti in caso di violazioni, e questi ultimi possono imporre multe sino al 4% del fatturato annuo a chi non rispetta le norme.
Anche la Svizzera è coinvolta. I cittadini elvetici, ad esempio, beneficiano della protezione del GDPR qualora i dati dovessero essere trattati nell'UE. Allo stesso modo, le imprese della Confederazione che hanno rapporti con i paesi comunitari (con sedi distaccate, ad esempio) o che si trovano a profilare online dei clienti europei, devono sottostare alle nuove norme.
ANSA/eb
Protezione dati, nuove norme
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