L’entrata in vigore delle nuove regole europee sulla certificazione dei prodotti medici, che avrebbero verosimilmente creato problemi anche all’industria svizzera, è stata posticipata di 12 mesi. Lo ha annunciato oggi la Commissione europea confermando alcune indiscrezioni recenti.
La loro entrata in vigore, prevista il prossimo 26 maggio, faceva temere numerosi disagi all’approvvigionamento di alcuni ospedali, che l’emergenza coronavirus non avrebbe fatto che aggravare. Un motivo che ha spinto Bruxelles ad attendere un altro anno.
Ma per Berna il problema è tutto fuorché risolto. Infatti, per permettere all’industria elvetica delle tecnologie mediche di continuare ad esportare nell’Unione Europea, occorre un aggiornamento dell’accordo sul riconoscimento reciproco degli standard, che fa parte del primo pacchetto degli accordi bilaterali. Una modifica che la Commissione europea intende discutere a patto che il Consiglio federale faccia progredire il dossier relativo all’accordo quadro.
Una mossa, questa, che il Governo federale contava di fare solo dopo l’esito dell’iniziativa per la limitazione promossa dall’Unione democratica di centro, anch’essa rinviata a causa del Covid-19.