Ripulire i fiumi dai rifiuti prima che arrivino in mare. È l’idea alla base del prototipo sviluppato da alcuni studenti del Politecnico federale di Zurigo. Un impianto automatizzato che in queste settimane è in fase di test sul fiume Limmat, a Zurigo.
Attraverso una barriera galleggiante, l’impianto convoglia i detriti presenti nella corrente su un nastro trasportatore.
“Si trova di tutto, bottiglie in pet, vetro, lattine, mascherine e persino un casco da bicicletta”, spiega Joachim Schäffer, studente di tecnologie energetiche e responsabile del progetto.
Oltre ai rifiuti, sul nastro trasportatore vengono raccolti anche rami e materiale organico. Un braccio meccanico si occupa di riconoscere i rifiuti e prelevarli per il corretto smaltimento.
Ripulire i fiumi dalla plastica, spiegano gli ideatori del progetto, permette di evitare che questa arrivi in mare e si degradi ulteriormente trasformandosi in microplastica, materiale estremamente difficile da catturare.
Il sistema sarà testato sulla Limmat fino a fine agosto. Dopo avere affinato i dettagli, lo scopo è quello di poterlo poi sviluppare per utilizzarlo su grandi fiumi inquinati nei Paesi emergenti.