Gli svizzeri in vacanza acquistano, sovente, souvenir illegali ignorando, o facendo finta di non sapere, che sono prodotti derivati da specie animali e vegetali protette. Ogni anno le dogane sequestrano più di 1'300 oggetti (molti in avorio) e tanti altri superano i controlli. Per sensibilizzare i viaggiatori WWF e Ufficio federale di veterinaria hanno realizzato una guida sui souvenir che, tramite l’app dell’organizzazione, dà informazioni per non sbagliare scelta ed evitare problemi.
«Dopo il traffico di droga, il riciclaggio di denaro e la tratta di esseri umani, il commercio di piante e animali protetti si classifica, con un giro d’affari pari a circa 20 miliardi di dollari l’anno, al quarto posto fra le attività illegali su vasta scala», spiega Doris Calegari, esperta del WWF Svizzera citata in una nota.
Le regole sono chiare: il viaggiatore che ha acquistato un souvenir soggetto alla Convenzione di Washington sulla conservazione delle specie Cites, senza avere validi documenti di esportazione e importazione, rischia la confisca della merce e una procedura penale.
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Il quiz:
- Quali sono i souvenir legali?
https://cook.cue.rsi.ch/rsi/info/svizzera/kdnud-Quali-sono-i-souvenir-legali/download/Quali+sono+i+souvenir+legali.pdf
Ulteriori informazioni:
Guida ai souvenir, realizzata dal WWF in collaborazione con l’USAV: www.wwf.ch/app