Fino a un milione di dollari: a tanto ammonta la taglia che l’FBI ha messo sulla testa di tale V.O., 52enne con doppia nazionalità – russa e svizzera – finito negli Stati Uniti al centro di provvedimenti che Washington ha emanato con lo scopo di sequestrare gli asset di alcuni oligarchi russi.
L’uomo, che oltre alla nazionalità elvetica avrebbe anche legami d’affari e vivrebbe nella Confederazione, è ricercato per il suo presunto coinvolgimento in attività criminali che includono, si legge sul sito dell’FBI, “frodi bancarie, riciclaggio di denaro, associazione a delinquere finalizzata a frodare gli Stati Uniti e violazioni dell’International Emergency Economic Powers Act”, ovvero la legge federale che consente al presidente degli Stati Uniti di identificare minacce che hanno origine al di fuori del Paese e che sta alla base delle sanzioni adottate contro Mosca per la guerra in Ucraina.
Avrebbe infatti aiutato l’oligarca russo Viktor Vekselberg, oggetto di sanzioni da parte degli Stati Uniti, a evitare il sequestro del suo superyacht: il “Tango“. Lungo più di 70 metri e del valore di 90 milioni di dollari, l’imbarcazione è stata sequestrata sull’isola di Palma di Maiorca in Spagna su richiesta della giustizia americana nell’aprile del 2022, poco dopo l’invasione russa dell’Ucraina.
Ora, V.O. è uccel di bosco per la giustizia americana, ma nell’annunciare la taglia sulla sua testa l’FBI dichiara che potrebbe trovarsi a Herrliberg, comune nel Canton Zurigo. E proprio qui, a pochi metri dal lago, stando al registro di commercio consultato da RSI ha sede una società di cui lui stesso è membro del consiglio di amministrazione. Si tratta essenzialmente di un’azienda attiva in ambito finanziario, il cui scopo, si legge sul portale online del registro delle imprese, è l’acquisizione, detenzione, gestione e vendita di partecipazioni nonché operazioni di finanziamento e attività di consulenza di ogni genere.
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Oligarchi nel mirino di Washington
Ieri, giovedì, gli Stati Uniti hanno presentato le accuse contro diversi oligarchi russi, due giorni prima del secondo anniversario dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. “Il Dipartimento di Giustizia è più che mai impegnato a interrompere il flusso di fondi illegali che alimentano la guerra di Putin e a ritenere responsabili coloro che continuano a permetterla”, ha dichiarato il procuratore generale degli Stati Uniti in un comunicato. Merrick Garland ha annunciato diverse misure adottate dal suo dipartimento “per perseguire” e “sequestrare i beni” di questi elementi chiave per il Cremlino e l’esercito russo.
Da New York alla Florida, passando per gli Stati della Georgia e Washington, sono quindi stati avviati vari procedimenti.
Ucraina, Kiev si ritira da Avdiivka
Telegiornale 17.02.2024, 20:00